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Camminare con l'acqua alta

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Il fenomeno dell’acqua alta nasce con la città stessa, i veneziani con il passare degli anni si sono rassegnati all’indesiderata convivenza ed in attesa di soluzioni in via di realizzazione si sono attrezzati con soluzioni semplici ma efficaci per quanto possibile. 

L’arrivo di una marea particolarmente sostenuta viene annunciato preventivamente da allarmi sonori . Su vari campanili della città sono state installate delle sirene che il Comune mette in funzione per avvertire la popolazione.

Alcuni si attrezzano con stivali di gomma alti fino al ginocchio, altri si precipitano nelle loro attività, alzano le merci degli scaffali più bassi ed installano paratie sulla porta per bloccare l’accesso della marea. Il Comune invece predispone delle passerelle di legno appoggiate su cavalletti per consentire il passaggio nei punti dove l’acqua lo impedisce rendendo così possibile l’accesso alla maggior parte della città.

Premesso tutto questo dobbiamo ricordare che il disagio per quanto fastidioso dura solo un paio d’ore poi la marea più o meno lentamente decresce e la vita cittadina torna alla normalità quotidiana.

Anche se il coraggio non è il vostro punto di forza potrete comunque avventuravi per le calli di Venezia durante l’alta marea, finora non si è mai avuta notizia di persone travolte dai marosi e trascinata al largo in pasto a famelici squali pronti a divorare il malcapitato di turno, lasciate quindi a casa l’attrezzatura che solitamente utilizzate per le spedizioni oceaniche e procuratevi un buon paio di stivali in gomma che arrivino almeno appena sotto il ginocchio, in alternativa venditori ambulanti più o meno improvvisati vendono dei calzari in plastica piuttosto leggeri ma che comunque fanno un decoroso servizio.

Premesso che non vincerete il premio eleganza potrete però camminare liberamente per tutta la città usufruendo anche delle passerelle in legno predisposte per la bisogna, vi capiterà di incontrare le più disparate situazioni, gente che noncurante cammina con scarpe normali dentro l’acqua come se nulla fosse, gente scalza con scarpe legate attorno al collo e pantaloni arrotolati. Sarà divertente osservare lo sguardo preoccupato di chi non è abituato a camminare sulle strette passerelle in legno che ondeggiano al passaggio, ma che finora non hanno mai tradito nessuno.

Non è raro inoltre che i Veneziani cortesi e compresivi ma soprattutto dotati di stivali carichino sulle loro spalle qualche sprovveduto per portarlo all’asciutto; altra estemporanea forma di traghetto è quella di caricare sempre lo stesso di cui sopra su un carrettino di quelli che a Venezia si usano per il trasporto merci, frutta e verdura. Generalmente il moderno Caronte
s’accontenta di una stretta di mano o di un sorriso.

I Veneziani non hanno certo motivo per rallegrarsi di questa situazione, il visitatore invece può vederne il lato positivo vivendo un piccola avventura ed osservano come si può convivere ed ovviare ad una situazione che apparentemente può sembrare più grave di quella che è.

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