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Slip of the Tongue

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La figura del “curator” svolge, in epoca Romana, una funzione per così dire “riparatrice”, coerente con una cultura che tende a restaurare piuttosto che ricostruire ex novo.
Ed è proprio questa funzione che descrive i compiti e le responsabilità di Danh Vo nella veste non solo di artista ma anche di “curator” moderno, colui che si prende cura appunto, delle opere d’arte una volta realizzate.

Il cuore storico dell’esposizione è costituito da opere che provengono da due istituzioni veneziane: le Gallerie dell’Accademia e l’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, cui appartiene la collezione di miniature composta in massima parte dal collezionista e mercante svizzero Ulrico Hoepli (1847-1935) – che nel 1870 apre a Milano l’omonima casa editrice – e acquistata nel 1940 dal conte Vittorio Cini che ne farà dono alla Fondazione.

Il titolo dell’esposizione "Slip of the Tongue" (“lapsus”) si ispira a quello di un’opera dell’artista Nairy Baghramian. Si tratta di alcuni oggetti in vetro appartenenti alla collezione di arti decorative del Art Institute di Chicago. L’artista ha chiesto di poterne disporre temporaneamente, collocandole “come oggetti che evocano la mancanza di verticalità di cui soffrono. Le sculture hanno bisogno del muro, della vetrina, altrimenti non stanno in piedi” spiega. “Io concedo loro un momento di riposo”.
Il cuore della mostra è costituito dalle opere dell’artista Nancy Spero (1926-2010) Codex Artaud (1971-1972) e Cri du Coeur (2004) che esprime il dolore per il cordoglio indirizzato alle vittime anonime di disastri bellici e ambientali.

fino al 10/01/2016
Punta della Dogana
Info: http://www.palazzograssi.it/it/mostre/slip-tongue
Orario: tutti i giorni (escluso il martedì) dalle 10 alle 19
Biglietti: 15,00 € - ridotto 10,00 €

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