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Isola di Burano

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Burano è una delle isole maggiori della Laguna di Venezia. È attualmente abitata da circa 3000 persone ed è frazione del comune di Venezia. È collegata all’isola minore di Mazzorbo (ormai parte di Burano) con un piccolo ponte.

È divisa in sestieri, esattamente come Venezia: San Martino Sinistro, San Martino Destro, San Mauro, Terranova e Giudecca (attenti a non confondervi con l’omonima Isola!!!).

L’isola di Burano è famosa per la lavorazione del merletto, che risale al XVI secolo, per le sue case dipinte con colori sgargianti e per le sue tradizioni culinarie.

La Scuola, ormai secolare, del Merletto di Burano fonda la sua storia in una leggenda: un pescatore buranese resistì al canto delle sirene in nome dell’amore della sua amata che lo attendeva a Burano e ricevette in dono dalla regina dei flutti una corona di schiuma da donare alla sua bella.

Le amiche della fortunata, invidiose del dono che aveva ricevuto, cercarono di copiarlo. Fu così che nacque la Scuola del Merletto di Burano. Una storia molto romantica che si addice all’atmosfera dell’isola!!!

L’isola, come molte altre zone della laguna di Venezia, venne fondata da alcuni abitanti della città romana di Altino durante il periodo delle invasioni barbariche. Il nome Burano deriva infatti da Boreana, un quartiere o una porta della città di Altino.

Le prime case di mattoni videro la luce intorno all’anno mille, prima le costruzioni erano fatte su palafitte con muri e tetti di canne e fango. La sua autonomia finì ben presto sotto il controllo di Venezia a cui rimase sempre legata.

Il centro dell’isola si sviluppa attorno alla Chiesa di San Martino, affacciata sulla Piazza Baldassarre Galuppi (realizzata interrando un canale). Questa chiesa è l’unica dell’isola, il cui campanile è famoso per la sua inclinazione causata dal cedimento del suolo sottostante.

I colori delle case sono una particolarità che rendono l’isola unica. L’origine di questi colori è tutt’ora sconosciuta, potrebbero essere legati al nome della famiglia ma potrebbero anche essere il frutto della necessità dei pescatori di orientarsi fra la nebbia (fenomeno per nulla raro per Burano!!!).

Se volete portare a casa un piccolo pezzo di tradizione di quest’isola potete acquistare una confezione di Bussolà, un tipico biscotto di Burano, giallo, fatto con uova, farina e burro (da non confondere con il bussolà di Chioggia, una pane tostato a forma di ciambella).

I periodi migliori per visitare l’isola sono la primavera e l’estate, sia per il clima che per la scarsa presenza di nebbia. L’isola può essere raggiunta da Murano con le linee dei battelli pubblici (che collegano anche Torcello e Treporti).

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