Il Carnevale di Venezia, quest’anno apre le porte alla fantasia, alle fiabe, alla natura animale e vegetale, all’immaginazione che ogni uno ha: una sfida alla maschera più originale!
Al Teatro Malibran fino al 31 gennaio è in scena La Scala di Seta, farsa comica in un atto di Gioacchino Rossini.
Dopo l'intervento di restauro di Palazzo Mocenigo, il museo dedicato alla tradizione del tessile si apre alle “contaminazioni” del contemporaneo con Miniartextil, in mostra fino al 14 febbraio.
Fino al 2 marzo la Fondazione Querini Stampalia propone la prima mostra personale di Haris Epaminonda. L'artista cipriota che vive e lavora a Berlino, utilizza spesso materiali preesistenti, quali immagini tratte da libri, di film o sculture, assemblandoli per creare opere, installazioni e video che evocano situazioni misteriose, che sfuggono ad ogni precisa classificazione, rinviando ad una situazione di sospensione e costante “potenzialità”.
Palazzo Grimani, dopo quasi ottant’anni di attesa, espone al pubblico la statua raffigurante San Giovannino, di proprietà della Casa Ducale, attribuita a Michelangelo Buonarroti. Torna così a poter essere apprezzato il capolavoro della scultura fiorentina, attribuita a Michelangelo da recenti studi condotti da Francesco Caglioti.
Si stima che nel 1600 fossero presenti nella Laguna Veneziana 10.000 imbarcazioni che oggi chiameremo “tipiche”: gondole da parada, gondole di casada, caorline, sandoli. Ma con l’avvento dei natanti a motore Venezia ha subito un rapido cambiamento e gran parte delle imbarcazioni tipiche, una volta dismesse, venivano usate come legna da ardere.
