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Chiesa delle Zitelle

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La Chiesa delle Zitelle si trova nell’isola della Giudecca (sestiere di Dorsoduro) ed è affacciata sull’omonimo canale.

Il suo progetto è attribuito al Palladio sebbene non vi sono documenti attestanti tale attribuzione e molti aspetti della facciata e degli interni non rispettino alla perfezione i canoni del famoso architetto.
La chiesa, consacrata alla presentazione della Maria Vergine, fa parte di un complesso che comprende anche un convento ed un ex ospizio. È stata edificata fra il 1581 ed il 1588, quindi dopo la morte del Palladio, ma ingenti acquisti di materiale edile sono stati documentati quando era ancora in vita.

Il complesso ecclesiastico nacque con lo scopo di aiutare le zitelle (ragazze in età da marito) prive di dote, e quindi destinate con buona probabilità a diventare delle prostitute. Ricordiamo che ai tempi della Repubblica Serenissima la prostituzione non veniva ostacolata o punita dal Governo, tanto che esistevano delle vere e proprie “case” in cui le prostitute potevano liberamente operare.

La chiesa è dotata di una facciata a due ordini, uno adornato da due finestre molto alto ed il secondo dotato di un termale. Il tutto è sovrastato da un imponente timpano. La chiesa è dotata di una grande cupola con una lanterna e da due piccole torri campanarie ai lati della cupola stessa.
La volta della cupola domina anche all’interno della chiesa. Ai lati vi sono due altari, in quello di sinistra si possono ammirare delle opere dell’Aliense mentre in quello di destra un’opera di Palma il Giovane: Orazione nell’Orto e Committenti. L’altare Maggiore è invece decorato da un’opera di Leandro Bassano: Presentazione al Tempio.
La Chiesa è connessa al resto della struttura tramite alcuni coretti che hanno un accesso diretto all’ospizio. Il resto del complesso è un ferro di cavallo che circonda la chiesa, con una corte fra la chiesa ed il complesso stesso.

L’edificio apre al pubblico il Venerdì ed il Sabato dalle 15:30 alle 18:30, è raggiungibile con le linee di trasporto pubblico (fermata Zitelle).

Tags: 
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